Libri
Leaf Expander Atlante clinico
di Roberto Ferro
Anno di pubblicazione: 2024
Casa editrice: Leone S.p.a.
Dove l’ortodonzia inizia: la dentatura decidua
di Roberto Ferro
Anno di pubblicazione: 2022
Casa editrice: Edizioni Martina
Questo libro nasce dal mio percorso professionale durante il quale mi sono incuriosito alla dentatura provvisoria dell’uomo.
Perché l’uomo ha due dentizioni quando altri animali come gli squali ad esempio cambiano i denti 30 volte nella loro vita?
E se è vero che questa dentatura è un espediente dell’evoluzione per permettere ai cuccioli d’uomo di masticare che rapporto ha essa con i permanenti? La sua occlusione sarà così diversa da quella definitiva o la disposizione dei denti da latte nelle arcate nei primi anni di vita influenza quella della dentatura permanente che, per quanto stabile, non rimane immutata per il resto della vita.
Dopotutto entrambe le dentature si formano all’interno dello stesso distretto maxillofacciale, in un lasso di tempo di una dozzina d’anni, tra i più intensi della crescita dell’individuo. Ho imparato che leggere la dentatura decidua è utile per capire come può svilupparsi la dentatura permanente. Se già nei primi anni di vita si concretizzano delle forme estreme di malocclusione che rappresentano le più impegnative da trattare è altrettanto vero che la dentatura decidua può essere indicativa, invece, di uno sviluppo armonico negli anni a venire. Riconoscere le diverse forme di malocclusione significa poter ragionevolmente prevedere il momento ideale per trattarle nella convinzione che tutto si complica a mano a mano che il paziente cresce permutando i propri denti, mentre tutto si semplifica se si interviene precocemente, laddove sia conveniente e si sappia farlo. Al giorno d’oggi poi di fronte al caos delle proposte di trattamento ricorrere ad una ortodonzia precoce e ludica, per completarla in dentatura permanente in modo più spedito consente di fare di questa specialità una branca affatto invasiva per il paziente e poco inquinante per l’ambiente stesso.
L’ortodonzia pediatrica o delle prime due dentature con poco… tanto
di Roberto Ferro et al.
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice: Ariesdue
La presentazione di questo libro mi riempie di gioia, di commozione e di orgoglio. Già quattro anni fa uno degli autori – Roberto Ferro – pubblicò un libro edito per la prima volta nella letteratura internazionale dal titolo “Semeiotica Ortodontica in dentatura decidua”. Fu un libro che ruppe il canone tradizionale stabilendo ed anticipando i confini fra Odontoiatria Pediatrica e Ortognatodonzia. Il titolo di questo libro prosegue e completa il solco tracciato dal precedente.
Innanzitutto è la prima volta che compare il titolo di Ortodonzia Pediatrica sul frontespizio di un libro segno tangibile di una nuova branca che viene sempre più affermandosi tra i vari aspetti dell’Ortognatodonzia.
L’infanzia è un’età ideale per correggere una malocclusione, sia perché si può intervenire sulla crescita dento-scheletrica, sia perché la collaborazione dei bambini è decisamente maggiore rispetto a quella degli adolescenti. I trattamenti risultano meno invasivi, meno costosi, più rapidi, più facilmente sopportabili e non poche volte già risolutivi. L’ortodonzia del paziente in crescita non è nuova nel panorama, ma sta crescendo in modo esponenziale in questi ultimi anni […] caratterizzati da una maggior attenzione delle famiglie verso la salute orale dei loro figli.
brano tratto dalla presentazione del Prof. Damaso Caprioglio decano degli ortodonzisti italiani
Semeiotica ortodontica in dentatura decidua
di Roberto Ferro
Anno di pubblicazione: 2014
Casa editrice: Edizioni Martina
Già nella prima dentatura è possibile diagnosticare una malocclusione, specie nelle forme più gravi. Va da sé che per una diagnosi affidabile è utile aspettare i 5 anni, l’età, cioè, in cui non solo la dentatura decidua è “matura”, ma è già identificabile il tipo facciale. I cambiamenti dello sviluppo dell’occlusione che intercorrono dalla nascita fino a questa età sono, infatti, notevoli e dipendono sia dalla accelerata crescita scheletrica sia dalla enorme suscettibilità alle modificazioni dei processi dentoalveolari come conseguenza di stimoli ambientali quali, ad esempio, il succhiamento.
Non c’è dubbio che i morsi crociati anteriori, quando espressione di terze classe scheletriche, peggioreranno nel corso degli anni e lo stesso valgasi per gli affollamenti del gruppo frontale inferiore data la discrepanza dimensionale degli incisivi tra la due serie dentali e la naturale diminuzione del perimetro dell’arcata.
brano tratto dal capitolo 3, Diagnosi e semeiotica ortodontica del bambino in dentatura decidua
La carie nei bambini. Quante, quali e come saranno curate nei prossimi anni
di Roberto Ferro, Alberto Besostri
Anno di pubblicazione: 2011
Casa editrice: Griffin Editore
Da anni mi dedico all’ortodonzia, ma il mio primo amore professionale è stato la cariologia e ancor più specificatamente la prevenzione della carie dentale, di una malattia, cioè, che ho sempre considerato una delle poche patologie nei confronti della quale l’uomo potesse venirne a capo con successo.
I capitoli presenti in questo libro raccontano una storia con i suoi straordinari riflessi nel presente.
La prevalenza della carie, infatti, nel corso della storia delle popolazioni del mondo occidentale ha avuto un andamento “a sombrero”, con una fase di pandemia durata 120 anni.
Fino al 1850 era poco frequente; con la comparsa, nella dieta, dei carboidrati raffinati ha iniziato, ad aumentare progressivamente raggiungendo il suo acme attorno al 1970… Da quel momento ha iniziato a declinare. La carie non solo è diminuita, ma si è anche profondamente modificato il suo pattern di manifestazione clinica.
Mentre nella diagnosi si ricorre sempre di più al metodo “ watch and wait” nella terapia si usa sempre meno il trapano per far ricorso a presidi medici (il fluoro in primis nella sua forma topica).
A questo punto mi piace ricordare quanto in piena endemia cariosa nel 1896 il celeberrimo Prof. Greene Vardiman Black di Chicago, convinto assertore della prevenzione, dicesse ai propri studenti: “è sicuramente vicino il giorno in cui tutti saremo impegnati in un’odontoiatria pratica preventiva più che riparativa e questo avverrà quando comprenderemo l’etiologia della carie dentale tanto a fondo da poterne combattere gli effetti distruttivi attraverso interventi sistematici e mirati”.
brano tratto dal capitolo 1, Il primo amore non si scorda mai